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Branded Content: in cosa si differenzia dalla pubblicità tradizionale
Il Branded Content è un approccio innovativo nel marketing e nelle strategie di comunicazione, e si differenzia dalla pubblicità tradizionale per le sue modalità di storytelling. Nello specifico, il Branded Content si concentra sulla creazione di contenuti, informativi o di intrattenimento, che non contengono un messaggio pubblicitario esplicito, ma che hanno come obiettivo principale quello di veicolare i valori del Brand e generare un legame emotivo con il pubblico, contribuendo ad accrescere la propria Brand Awareness.
Il Branded Content si differenzia quindi dalla pubblicità tradizionale per diversi motivi. Quest’ultima, infatti, viene sempre più spesso percepita come invadente ed intrusiva agli occhi del pubblico, quasi come un messaggio che siamo costretti a subire. Di conseguenza, il pubblico nel tempo ha imparato ad ignorare i tradizionali messaggi pubblicitari.
D’altra parte, il Branded Content mira a suscitare interesse mediante contenuti coinvolgenti, facendo leva sul lato emotivo e sull’empatia, e quindi incoraggia interazioni volontarie da parte del pubblico, che sceglie di consumare il contenuto di sua spontanea volontà. Il marchio quindi viene collocato in modo più sottile nel contenuto, creando un legame più profondo con il pubblico, tuttavia l’intento promozionale deve comunque essere dichiarato ed evidente, in modo più o meno esplicito.
Il Branded Content può essere veicolato in diverse forme e attraverso differenti canali, mantenendolo coerente con i valori del Brand e gli interessi del pubblico di riferimento. Esso può presentarsi al pubblico sottoforma di:
- Post sponsorizzati, storie e altri contenuti sui social media.
- Video promozionali o video tutorial, ad esempio su YouTube o TikTok.
- Articoli di blog, attraverso i quali i marchi possono condividere informazioni sul settore professionale in cui operano.
- Podcast incentrati su argomenti legati al settore del quale il marchio è parte, o agli interessi del pubblico di riferimento.
- Eventi, live show e sponsorizzazioni, come la partecipazione a conferenze, eventi sportivi o fiere.
- Contenuti interattivi, come sondaggi, contest o quiz che spingono il pubblico ad interagire con il marchio.
- User Generated Content, ovvero contenuti generati direttamente dal pubblico, come foto, video e recensioni legati al marchio.
In seguito, è possibile monitorare le prestazioni del Branded Content attraverso alcune metriche, le quali possono aiutare a valutare l’efficacia delle strategie e, di conseguenza, ad apportare miglioramenti ai contenuti e alla strategia in generale. L’obiettivo finale è di fidelizzare il pubblico, creando una connessione tra di esso e il marchio che possa durare nel tempo. Alcuni esempi di metriche da tenere in considerazione sono:
- Il coinvolgimento: si misura, per citare alcuni esempi, con il numero di visualizzazioni, con il tempo trascorso sul contenuto, i “mi piace” e i commenti.
- Le conversioni: vale a dire una serie di azioni che desideriamo che il pubblico effettui in seguito all’interazione con il Branded Content, come la registrazione a newsletter o l’acquisto di prodotti.
- Le condivisioni: ovvero il numero di volte in cui il contenuto è stato condiviso sui social media. Più il tasso di condivisione è alto, più l’impatto potenziale del contenuto cresce.
Il Branded Content presenta numerosi vantaggi, come abbiamo appena visto. Se sfruttata al meglio, questa strategia di marketing può rappresentare uno strumento importante per il successo dell’azienda e per potenziare la propria Brand Awareness.
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